Isole del Capo Verde: tutta l'Africa... senza pericoli
Quante volte ci è capitato di rinunciare ad un viaggio
in Africa a causa delle precauzioni da adottare per difenderci dalle varie
malattie tropicali? Precauzioni che, in alcuni casi, debilitano comunque
il nostro organismo. A chi ha dovuto rinunciare al fascino del continente
africano per queste non troppo trascurabili ragioni, ci sentiamo di consigliare
un viaggio in una destinazione che lascia stupiti e, allo stesso tempo,
emotivamente arricchiti: le Isole del Capo Verde.
In questo piccolo Stato dell'Africa occidentale (4,033 Kmq di superficie),
immerso nell'Oceano Pacifico e situato proprio di fronte alla costa di
Dakar, a circa 450 Km dalla costa del Senegal, il viaggiatore troverà
una varietà di paesaggi davvero per tutti i gusti: da quello prettamente
marino/oceanico (un po' sullo stile delle Canarie) a quello tipicamente
africano con deserti di terra sassosa o di candide dune sabbiose che lasciano
senza fiato. A questo si aggiungono il clima temperato e la popolazione
particolarmente accogliente che quasi da soli valgono il viaggio in questo
arcipelago, situato a sole sei ore di aereo dall'Italia.
Per secoli colonia portoghese, l'arcipelago di Capo verde ha conquistato
l'indipendenza da quasi 25 anni, conservando tuttavia una certa dipendenza
culturale dalla ex madrepatria. La popolazione delle isole non è autoctona,
in quanto all'arrivo dei Portoghesi nel 1460 le isole erano disabitate, ma discende tutta dagli schiavi
portati dai Portoghesi nelle isole che per molto tempo sono servite come
tappa per le navi negriere dirette in Brasile. Per questo motivo la popolazione
non possiede un dialetto proprio, ma parla un creolo derivato direttamente
dalla lingua portoghese ed è di religione cristiana, in maggioranza cattolica.
La lingua ufficiale è, naturalmente, il portoghese ma nelle varie isole
sono molto diffuse anche l'inglese e il francese. Questo è il risultato
della stretta unione tra Europei liberi e schiavi della costa africana
che ha fatto nascere una cultura così multietnica come quella capoverdiana,
con una popolazione prevalentemente meticcia (l'80% circa) e minoranze
nere (17%) e bianche (3%). Fatto di non poco conto è che l'élite intellettuale
capoverdiana appartiene tutta alla minoranza negra, i cui appartenenti
abitano in maggioranza nell'isola più importante dell'arcipelago, Santiago,
dove si trova la capitale dello Stato di Capo verde, Praia. Interamente
di origine vulcanica, l'arcipelago è formato da dieci isole, di cui solo
una disabitata, Santa Luzia, e otto isolotti. Le isole si dividono in
isole "sopravento" (Santo Antão, São Vicente, Santa Luzia, São
Nicolau, Sal e Boa Vista) e isole "sottovento" (Maio, Santiago,
Fogo e Brava). La differenziazione tra i due gruppi di isole risiede sia
nel clima, influenzato dagli alisei e perciò tropicale e secco (l'umidità
relativa dell'aria è del 60%) con una temperatura media tra i 23 e i 25°C ed un'escursione termica
inferiore ai 10°, sia nella loro conformazione orogenetica. Sei delle
isole, infatti, sono caratterizzate da rilievi sassosi e accidentati,
mentre le altre hanno come segno distintivo lunghe distese sabbiose con
candide spiagge tipicamente tropicali. Il fascino maggiore di queste isole
sta proprio nel contrasto tra i due tipi di conformazione del terreno
che le rende variegate e adatte alle più diverse attività. Lunghe spiagge
favorevoli per la pratica di tutti gli sport nautici e montagne mozzafiato
per escursioni in mezzo alla natura selvaggia costituiscono, assieme alla
bellissima musica locale ed all'ottima cucina (che contrariamente a quanto
si possa credere non è esclusivamente a base di pesce), un cocktail invitante
per i palati di ogni tipo di viaggiatore. Chiunque si rechi nel Paese
non potrà non entusiasmarsi alla vista delle bellezze naturali come il
paesaggio quasi lunare di Boa Vista, con le sue dune
bianchissime ed il suo mare color smeraldo, dominata dall'antico forte
Duque de Bragança, situato di fronte alla capitale Sal-Rei. Oppure della piatta
Sal o, più precisamente, Ilha do Sal ("isola del
sale"), dove si trovano le saline (come suggerisce il nome) che fino
agli anni '50 fornivano grosso impulso all'economia del Paese, e l'aeroporto
internazionale, costruito nel 1939 su iniziativa italiana come scalo per
i voli verso il Sud America.
O, ancora, di São Vicente, la più tipicamente vulcanica,
la cui capitale Mindelo è un importante centro culturale conosciuto soprattutto
per il suo famoso Carnevale (ispirato sia dal "martedi grasso"
portoghese sia dal carnevale di Rio de Janeiro), per il festival musicale
di Baía das Gatas (cui partecipano rinomati musicisti internazionali),
ma soprattutto per essere la città natale di Cesaria Evora, la cantante
scalza, ambasciatrice nel mondo della "morna" (dall'inglese
to mourn = piangere a lutto, lamentarsi) che, assieme alle gioiose
e ballabili "coladeira" e "funaná", costituisce la
più importante (e famosa nel mondo) espressione musicale di Capo Verde,
derivata da un adattamento locale delle tematiche tipiche del "fado"
portoghese. E come non ammirare l'isola più importante, Santiago,
con la spiaggia di Tarrafal, la splendida Citade Velha ("città vecchia")
sovrastata dalla fortezza di São Felipe, che domina un canyon la cui lussureggiante
vegetazione contrasta in modo impressionante con l'aridità del terreno
circostante. La cordiale e amichevole popolazione di Capo Verde fa poi
sentire a proprio agio il turista mentre si perde per gli angoli più caratteristici
delle città o mentre percorre in minivan le tortuose strade sassose dell'entroterra
delle isole.
Come ha dichiarato Aida Maria Duarte Silva, direttrice della PROMEX,
l'Ufficio per il Turismo, la Promozione e gli Investimenti di Capo Verde:
"Una volta il nostro paese era sconosciuto ai turisti. Ma dal
1996 lo Stato sta facendo molto per promuovere il turismo attraverso numerose agevolazioni
per gli imprenditori che vogliono investire in questo campo, ad esempio
accordando per cinque anni la totale esenzione dalle tasse sul capitale
investito nel turismo. Fattivamente questa politica ha già dato i suoi
frutti, in quanto è stata ancora una volta l'iniziativa italiana (per
l'esattezza di alcuni imprenditori bresciani) a far sorgere le prime strutture
alberghiere moderne nelle isole di Capo Verde. Già nel 1995, infatti,
l'Italia è stata pioniera negli investimenti per la costruzione di alberghi
quali il Marine Club di Boa Vista o il D'jad Sal a Sal. Oggi il 73% degli
investimenti stranieri a Capo Verde sono nel turismo, e ben il 50% del
capitale investito in strutture turistiche e alberghiere è italiano. La
nostra volontà è comunque quella di aprire al turismo delle nazioni in
cui non siamo ancora conosciuti come meta turistica. A tale scopo è stato
varato un marketing plan quinquennale, avviando una promozione
combinata assieme alla TACV, il nostro vettore di bandiera".
Politicamente lo Stato di Capo Verde è campione di stabilità ed è
ancora fortemente influenzato dalla cultura occidentale; culturalmente
ha forti legami soprattutto con il Brasile (grazie all'affinità tra le
popolazioni brasiliana e capoverdiana) ed il Nord America (nel Massachusetts
si trova la più popolosa comunità capoverdiana all'estero). Gli abitanti
dell'arcipelago sono in totale circa 350 mila, mentre ben 500 mila sono
i capoverdiani residenti all'estero, i quali hanno un fortissimo legame
con la terra d'origine e, spesso, amano tornare nelle loro isole con al
seguito montagne di regali per i parenti e facendo sfoggio di vestiti
all'ultima moda o di potenti auto sportive, per la verità piuttosto fuori
luogo! Questi emigranti, con la loro importazione di capitale dall'estero,
costituiscono, assieme al turismo, la principale ragione della ricchezza
del Paese che è il quarto in Africa per qualità della vita, istruzione
e situazione sanitaria. Non esistono malattie contagiose o endemiche in
tutto il territorio e non sono richieste vaccinazioni per l'ingresso nel
Paese. In tutte le isole si trovano ospedali, centri sanitari e farmacie.
Il sistema di telecomunicazioni è inoltre più che efficiente e compatibile
con il sistema internazionale GSM.
La valuta di Capo Verde è l'Escudo Capoverdiano (ECV) ed è purtroppo obbligatorio
cambiarne in buona quantità poiché nessun negozio accetta divise estere
e le carte di credito vengono accettate soltanto dai maggiori hotel (e
neanche tutti!).
Il visto d'ingresso può essere richiesto anche direttamente all'aeroporto
internazionale di Sal.
La TACV - Cabo Verde Airlines è a Milano in Via Luigi
Maino, 38 - tel. 02-29536310 e a Roma è rappresentata da Air Mix
Consult, Via Cristoforo Colombo, 436 - tel. 06-5411855 - fax
06-5410608.
La Promex è a Milano in Corso Europa, 22 - tel. 02-76022377
- fax 02-76022389.
Diego Magnani
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